Alcune ATTIVITA' DELLA RETE - Museo etnografico Nunzio Bruno

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Alcune ATTIVITA' DELLA RETE

SISTEMA RETE MUSEALE IBLEI
Un presepe realizzato in pietra calcarea per esprimere il senso del sacro e la devozione religiosa dell’antica civiltà dell’altopiano ibleo. E’ stato inaugurato Mercoledì 21 scorso,  presso la Galleria museografica nel convento del Carmine a Sortino la preziosa “Natività   di Gesù tra le grotte sicule” frutto del lavoro appassionato e competente dell’etnografo Gioacchino Bruno e dal fotografo Nunzio Bruno. Lorenzo Guzzardi, direttore del polo  regionale dei siti culturali, nel suo intervento durante l’inaugurazione, ha affermato che  l’opera merita di essere «storicizzata ed esposta in modo permanente al pubblico in quanto documento di notevole interesse etnoantropologico», testimonianza della cultura popolare religiosa della civiltà millenaria iblea.
L’opera è stata realizzata esclusivamente con materiali selezionati e raccolti presso il sito della Sortino medievale: pietre calcaree dalle forme inusuali, ricoperte da muschi e licheni, e vegetali di diversa consistenza. Tutto è stato assemblato in modo da ricreare l’apice di un villaggio rupestre medievale, tipico del sud/est dei monti Iblei. Terrazzamenti esposti a  sud, dove l’uomo siculo si è insediato da millenni. Il manufatto è arricchito dai personaggi  del presepe in terracotta provenienti da Caltagirone, realizzati da mani sapienti. Il contesto è impreziosito da una scenografia originale ed unica, che si concentra sulla potenza della  manifestazione del sacro, forza primigenia che instaura un tempo assoluto di stupore,  contemplazione e smarrimento. Una luce magica e il suono pungente di strumenti  agropastorali completano un presepe artistico e di valori che, nella sua essenzialità  simbolica e nella sua primitiva purezza pasoliniana esprime una religiosità semplice,  vissuta dall’uomo in perfetta simbiosi con la natura nell’alternarsi ciclico degli eventi che scandivano la vita delle piccole comunità agropastorali.
Questo presepe costituisce anche una ‘narrazione’ di un grande romanzo popolare antico,  che non perdura soltanto grazie a una iconografia classica tramandata, ma anche  attraverso la ricerca e lo studio dei materiali e dei luoghi l’arte sapiente, intrecciando un  dialogo di passione e di cultura con i primi presepi etnostorici realizzati da Antonino Uccello nella sua Casa Museo di Palazzolo Acreide e con quelli che Nunzio Bruno fabbricava con arte e scienza nella sua Villa Museo a Floridia.

Museo Etnografico Nunzio Bruno
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